Opera tra il sacro e il profano, di denuncia per l'impotenza apparente della religione di fronte ai devastanti conflitti e alle atrocità di cui gli uomini sono capaci nei confronti di loro simili, compresi donne e bambini.
Un Cristo realizzato con una matassa di fil di ferro recuperato in un cantiere, con una povera aureola dai colori ucraini, è appeso alla Rete della nostra socirtà e della nostra conoscnza..,ma è appeso tramite dei magneti e, volendo, puo staccarsi e lasciarci soli, alla sola presenza della sua 'impronta', misteriosamente rimasta sulla grata come una moderna Sindone. Soli ma mai soli: per chi crede, grazie a Lui, per chi non crede per la speranza del buono che, comunque, si trova ancora in tante persone.
Cornice di recuoero, rete metallica, ganci, molle, matasse di fili metallici modellate, magneti, acrilici, spilla ucraina.
Cm88x49; anno 2022